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29 Marzo 2019Da aprile diminuiranno le tariffe di elettricità e gas. Il prossimo mese si aprirà con una buona notizia per i consumatori, che vedranno un calo dell’8,5% sulle bollette della luce e del 9,9% su quelle del gas. La diminuzione è frutto dell’aggiornamento dell’Autorità per l’energia per i clienti sul mercato tutelato. “Dopo i picchi raggiunti nel 2018, si riducono le bollette dell’energia per i clienti in tutela”, ha comunicato l’Arera.
“Le riduzioni sono prevalentemente legate alla contrazione dei prezzi delle materie prime nei mercati all’ingrosso dell’energia, nazionali ed internazionali”, spiega ancora l’Autorità. A stretto giro, dopo l’aggiornamento comunicato ieri pomeriggio, è arrivata la nota di soddisfazione del Ministero dello Sviluppo economico, col ministro Luigi Di Maio che diceva: “La diminuzione dei costi di energia e gas è un segnale importante per le famiglie”.
La diminuzione è frutto soprattutto di componenti stagionali, legate al calo del costo della materia prima e dell’approvvigionamento, mentre gli oneri di sistema vedono un ritocco al rialzo sia per l’elettricità che per il gas. Per l’energia elettrica, l’aggiornamento dal primo aprile è guidato, spiega Arera, da un deciso calo della componente a copertura dei costi per l’approvvigionamento dell’elettricità (-12,22%), parzialmente ridotto da un adeguamento degli oneri generali (3,72%). C’è poi una riduzione del prezzo del gas naturale stimolata anche dall’allineamento al ribasso dei prezzi fra il mercato asiatico e quello europeo. Sul gas c’è una riduzione della spesa per la materia prima (-10,5% sulla spesa della famiglia tipo), legata alle quotazioni stagionali attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, leggermente controbilanciata da piccoli aggiustamenti degli oneri generali (0,41%) e di altre componenti.
Quali gli effetti sulla famiglia tipo? Per l’elettricità la spesa nell’anno compreso fra il 1° luglio 2018 e il 30 giugno 2019) sarà di 565 euro; nello stesso periodo la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.157 euro. Da ricordare che per famiglia tipo si intende quella con consumi di energia elettrica di 2700 kWh annui per una potenza impegnata di 3 kW e consumi di 1400 metri cubi annui di gas.
“Una riduzione nella bolletta è sempre un dato accolto con favore, naturalmente, ma occorre monitorarne le cause e le dinamiche con la stessa attenzione che sarebbe stata riservata in caso contrario – ha commentato il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini – Il primo trimestre ci ha regalato un inverno non troppo rigido e condizioni di acquisto del gas allineate tra Europa e paesi Asiatici che hanno contribuito ad un contenimento delle quotazioni all’ingrosso. L’azione dell’autorità in questo contesto si concentra sul monitoraggio del sistema per consentire il massimo trasferimento di beneficio possibile al cliente finale.”
Nel dettaglio, dal primo aprile il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 19,89 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. Per la materia energia, 6,63 centesimi di euro (33,35% del totale della bolletta) saranno per i costi di approvvigionamento dell’energia, con una diminuzione del 26,70% rispetto al primo trimestre 2019, e 1,78 centesimi di euro (8,94%) per la commercializzazione al dettaglio. La spesa per il trasporto e la gestione del contatore ammonta a 3,92 centesimi di euro (19,68%). La spesa per gli oneri di sistema è pari a 4,95 centesimi di euro (24,88%) con un aumento del 17,45% rispetto al primo trimestre 2019. Le imposte sono pari a 2,62 centesimi di euro (13,15%) e comprendono comprendono l’IVA e le accise.
Sempre dal primo aprile, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo sarà di 76,51 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse. La materia gas naturale vede una spesa di 24,63 centesimi di euro (pari al 32,19% del totale della bolletta) per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse, con una diminuzione del 23,5% circa rispetto al primo trimestre 2019; 5,10 centesimi di euro (6,66%) per la vendita al dettaglio. La spesa per il trasporto e la gestione del contatore è di 14,62 centesimi di euro (19,11%) mentre quella per gli oneri di sistema è di 3,23 centesimi di euro (4,23%), con un aumento pari al 9,9% rispetto al primo trimestre 2019. Le imposte sul gas pesano per 28,93 centesimi di euro (37,81%) e comprendono le accise (19,98%), l’addizionale regionale (2,65%) e l’IVA (15,18%).
Di fronte a questi numeri il Mise parla di “un importante risultato che permetterà alle famiglie di risparmiare nella spesa per le bollette. È un provvedimento che avrà effetti positivi sui cittadini, in particolare quelli più deboli, che potranno beneficiare nei prossimi mesi di un netto calo dell’importo delle bollette da pagare”. Soddisfazione arriva dal ministro Luigi Di Maio: “Nonostante si parli di aumenti in tutti i settori i costi dell’energia e del gas diminuiranno sensibilmente nel prossimo trimestre. Si tratta di un segnale importante per le famiglie italiane che incoraggia verso scelte di politica energetica che fanno bene all’ambiente e non danneggiano il portafogli degli italiani”.
Fonte: Helpconsumatori